Ed eccoci qua! Benvenuti nell'ottavo episodio di '🚬 Breve ma intenso★', la nostra rubrica dedita all'indefessa ricerca degli album in studio più brevi che siano stati pubblicati nella storia della musica!
Oggi tratteremo Canada Songs, esuberante album d'esordio degli statunitensi Daughters, band mathcore, da non confondere assolutamente col trio indie londinese Daughter. La S fa la differenza!
Canada Songs pubblicato nell'estate del 2003, è un disco folgorante, caotico, frenetico, a tratti schizofrenico ed esagerato. Non mancano le sperimentazioni math sulla chitarra, la quale spicca prepotentemente su tutte e 10 le tracce. Tranquilli! Anche la restante strumentazione, voce compresa, è spinta al limite.
La durata complessiva dell'album è di 11'11'', distribuiti in 10, sì DIECI, sregolati brani dai testi scorretti con riferimenti filosofici oscuri. La traccia più lunga è quella conclusiva che dura pressoché 1'53'' (The Ghost With the Most).
L'intero album lo potrete ascoltare cliccando QUI! Per chi non fosse abituato alla potenza e all'aggressività della musica spinta o 'alta', sconsigliamo fermamente l'ascolto, per evitare di sminuire uno tra i lavori cardine del sottogenere Math-Rock/ Mathcore.
I musicisti accreditati per l'edificazione di Canada Songs sono stati:
-Alexis Marshall, voce
-Jeremy Wabiszczewicz e Perri Peete, chitarre
-Pat Masterson, basso
-Jon Syverson, batteria
Prodotto da Keith Souza e masterizzato da Alan Douches.
L'artwork della copertina è opera dell'ex chitarrista Jeremy Wabiszczewicz.
La Robotic Empire, label produttrice del disco, nel 2016, ha pubblicato l'album in una tiratura limitata di audiocassette, la quale conteneva anche le tracce presenti nell'ep omonimo d'esordio, pubblicato nel marzo del 2002.
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Fatboyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
Oggi tratteremo Canada Songs, esuberante album d'esordio degli statunitensi Daughters, band mathcore, da non confondere assolutamente col trio indie londinese Daughter. La S fa la differenza!
Canada Songs pubblicato nell'estate del 2003, è un disco folgorante, caotico, frenetico, a tratti schizofrenico ed esagerato. Non mancano le sperimentazioni math sulla chitarra, la quale spicca prepotentemente su tutte e 10 le tracce. Tranquilli! Anche la restante strumentazione, voce compresa, è spinta al limite.
La durata complessiva dell'album è di 11'11'', distribuiti in 10, sì DIECI, sregolati brani dai testi scorretti con riferimenti filosofici oscuri. La traccia più lunga è quella conclusiva che dura pressoché 1'53'' (The Ghost With the Most).
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-Alexis Marshall, voce
-Jeremy Wabiszczewicz e Perri Peete, chitarre
-Pat Masterson, basso
-Jon Syverson, batteria
Prodotto da Keith Souza e masterizzato da Alan Douches.
L'artwork della copertina è opera dell'ex chitarrista Jeremy Wabiszczewicz.
La Robotic Empire, label produttrice del disco, nel 2016, ha pubblicato l'album in una tiratura limitata di audiocassette, la quale conteneva anche le tracce presenti nell'ep omonimo d'esordio, pubblicato nel marzo del 2002.
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