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Dal tramonto all'alba, omaggiando la notte: ''Notturno'' è il nuovo album di Ynaktera e Kenta Kamiyama










 Dal lento spegnersi delle ultime luci diurne, alla tenebra, per poi assistere alla nascita di un altro giorno attraverso i primi bagliori dell'aurora: è questo l'itinerario etereo propostoci dai musicisti Ynaktera e Kenta Kamiyama nel loro ultimo lavoro, sfornato qualche settimana fa. Titolato Notturno, l'album, è la prima opera musicale collaborativa, scritta a quattro mani, tra il musicista romano Dario Colozza (Ynaktera) ed il polistrumentista nipponico Kenta Kamiyama; edito per l'etichetta indipendente Stochastic Resonance (label fondata nel 2011 dallo stesso Ynaktera assieme al socio Scual - Lorenzo Ciciani).

Come suggerito precedentemente, Notturno, è una promenade nella notte, attraverso le sue fasi, laddove noi troviamo il nostro spazio intimo e propenso alla riflessione; composta prettamente in chiave ambient, con contaminazioni noise e glitch, in connubio all'armonia dell'ambient orientale, senza trascurare sperimentazione alcuna.
Verso la fine del viaggio sonoro, l'ascoltatore si può imbattere in Luna, particolare traccia conclusiva del disco, nella quale l'artista edochiano si cimenta nello spoken word interpretando i primi versi de il Canto Notturno di un Pastore Errante dell'Asia, omaggiando così il poeta e scrittore ottocentesco Giacomo Leopardi; risultando l'unica parte vocale presente in Notturno.

Un accenno va anche fatto alla custodia del disco (disponibile in un'edizione limitata di soli cinquanta esemplari, su cd-rom, reperibili via il Bandcamp della Stochastic Resonance), per via del suo design caratteristico e singolare; vanta, infatti, la peculiarità d'essere stata riprodotta interamente tramite una stampante 3D.
L'idea innovativa è totalmente accreditata allo stesso Ynaktera, in quanto ne ha avuto il totale controllo sul progetto, partendo da zero; e, per entrare nel dettaglio, il musicista romano, ci ha rivelato che per stampare una singola custodia è stato speso all'incirca un giorno e sono stati utilizzati ben tredici metri di filamento, per un totale di ben millequattrocento passaggi (tipicamente una stampante 3d ha una risoluzione di 0,2 mm; per questo lavoro, la risoluzione messa in atto è stata di 0,05 mm e per costruire un millimetro sono stati necessari ben venti passaggi di stampa). 


 
il disco con il case stampato in 3d



L'intera opera verrà suonata dal vivo dai ragazzi, il prossimo ventiquattro aprile presso il Klang di Roma.















Sperando vi sia piaciuto o vi possa essere stato utile, vi ringraziamo per aver letto l'articolo!
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